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Nuovo e prestigioso incarico per il dottor Massimo Pantaleoni

Il dottor Massimo Pantaleoni, responsabile medico del Volley Tricolore Reggio Emilia, ha ricevuto un incarico di grande prestigio e responsabilità, assumendo pro tempore la direzione del reparto di cardiologia dell’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
In forze al Santa Maria Nuova dal 1988, il dottor Pantaleoni, 56 anni, sostituirà dal 28 marzo il dottor Stefano Savonitto, che ha lasciato la direzione per il desiderio di avvicinarsi alla famiglia ed ai luoghi di origine, nonchè per l’esito positivo della selezione per diventare direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’azienda ospedaliera di Lecco.
Cardiologo di esperienza e referente per la qualità e l’accreditamento del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e di Area Critica all’interno del quale il Reparto è inserito, il dottor Pantaleoni è anche e soprattutto un grande appassionato di pallavolo che ha legato la sua carriera nel mondo sportivo al Volley Tricolore, cominciando dall’esperienza al Volley cavriago.
“Innanzitutto devo ringraziare per la fiducia che mi viene data ed accolgo il mandato pro tempore con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il ruolo di riferimento che la Cardiologia dell’Arcispedale, attraverso il lavoro quotidiano di tutti i suoi professionisti, ha sviluppato in questi anni sia per il territorio di riferimento che per gli altri Ospedali della rete provinciale – spiega il medico.
Poi, chiarisco subito. La pallavolo non la mollo” – dice scherzando Pantaleoni.
Da cosa nasce questo amore?
“Beh, da un pallavolista di bassissimo livello che sin da ragazzo ha praticato questo sport…
Poi tutto questo si è incrociato con il mio lavoro, d’altronde nel reparto di cardiologia del Santa Maria Nuova c’è sempre stata un’attività legata alla riabilitazione e alla medicina dello sport.
Il rapporto con l’allora Volley Cavriago nasce da una figlia pallavolista appassionata come me. Alle partite abbiamo consolidato il rapporto con alcuni dirigenti che già conoscevo e si è creato qualcosa di molto bello.
Il mio legame con questa società e le persone che la compongono va al di là del lavoro”.
Tempo per seguire altre attività?
“Sinceramente no, ci pensano altri colleghi, ognuno ha rapporti con società del territorio in base ai rapporti che si creano e alle proprie passioni.
La mia è solo con la pallavolo e con il Volley Tricolore. E quest’anno non potevo chiedere di meglio, almeno sinora è andato tutto alla grande”.
Un’annata così bella sinceramente non la ricordo, e mi riferisco anche dal mio punto di vista, quello medico, non solo per i risultati sportivi”.
L’infortunio più grave è arrivato proprio ora, con la caviglia di Alessandro Dordei a Sant’Antioco?
“Sì, anche se tranquillizzo tutti.
Una distorsione, ma abbastanza classica per i pallavolisti. Con la cavigliera dovrebbe farcela ad essere a disposizione tra 7-10 giorni.
Piuttosto, ho avuto un girone d’andata di tutto riposo, poi nelle ultime settimane com’era normale che fosse c’è stata qualche problematica legata all’intensa fase di lavoro.
Parlo di Tondo, Cuda, lo stesso Dordei con la spalla, ma nulla di grave. Dal punto di vista medico, ribadisco la miglior stagione di sempre.
Per il lato sportivo, aspettiamo il gran finale, ma spero finisca come la mia prima annata a Cavriago.
Era il 2007/08, l’ultima promozione dalla B1 all’A2”.
Che sia un segno del destino?