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“Vogliamo chiudere subito i conti per pensare alla Coppa Italia”

Quella parolina magica, A2, lui la nomina.
“Sì, non dobbiamo averne paura. Siamo vicinissimi all’obiettivo, ma dobbiamo fare l’ultimo passo come tutti gli altri, concentrati e cattivi”.
Coach Luca Cantagalli lancia la Conad verso la settimana che potrebbe sancire il ritorno in paradiso del club, dopo un solo anno di B1.
Diciassette vittorie in diciassette gare di campionato, un ruolino di marcia straordinario che ha cancellato ogni avversario.
Sabato sera (ore 21) al Pala Bigi la sfida contro Olbia, la quint’ultima di un torneo che vede Guemart e compagni marciare con 11 punti su Cagliari. Se la Conad dovesse battere da 3 punti la Meridiana, e i sardi lasciare un punto in casa contro Santa Croce, sarà già serie A.
“Sarebbe il massimo per poter preparare con anticipo la Final Four di Coppa Italia (18-19 aprile), alla quale teniamo tantissimo” – spiega il coach giallorosso, che ha lasciato qualche giorno di riposo in più nella settimana di pausa dopo la vittoria di Santa Croce.
“Era giusto così, per ricaricarci fisicamente con un lavoro specifico ma anche riposarsi mentalmente in vista del gran finale.
Ora settimana intensa in palestra e poi sabato una partita fondamentale”.
Da affrontare in quale modo?
“Come sempre, piedi a terra ben piantati come abbiamo sempre fatto durante l’anno, pensando una gara alla volta.
L’obiettivo sempre in mente, questo sì, perchè l’abbiamo dichiarato dal primo giorno senza nasconderci, ma la nostra forza è stata quella di scendere in campo con umiltà e voglia.
Non arriviamo a questa partita al massimo delle condizioni fisiche, ma credo che per l’ennesima volta i ragazzi stringeranno i denti.
Non sarà una passeggiata, ma ci siamo abituati nel corso di questo campionato”.
E poi sarà Final Four…
“Sì, nel mezzo la gara di Tuscania (12 aprile, ndr), poi una competizione difficilissima.
Se affronteremo due gare nel giro di 24 ore sarà comunque una novità, ma già la semifinale con Brescia sarà tosta, contro una squadra che sta facendo benissimo nel proprio girone.
Poi l’eventuale finale contro Santa Croce, l’unica squadra che ci ha battuto seppur nella prima fase di Coppa Italia, o Motta che è la padrona di casa.
Normalmente contro le squadre forti ci esaltiamo, ma quella due giorni sarà un’altra storia”.
L’esperienza alla Conad, due stagioni esaltanti.
“Non potevo che trovarmi bene a lavorare con gente che ha voglia di programmare e ha un progetto vero.
Abbiamo fissato degli obiettivi e, se riusciremo a vincere il campionato, li avremo raggiunti considerando il play-off dello scorso anno in A2.
Quest’anno è stato ancor più difficile, vincere i campionati non è cosa da tutti i giorni, ma quando si lavora bene i risultati arrivano”.
Infine, l’appello al pubblico per la gara di sabato.
“Sono sincero, sapevo avremmo pagato dazio per la scelta della categoria – confida il coach.
Per questo mi rivolgo a chi ci ha sempre sostenuto, anche in alcune trasferte, e dico loro di esserci sempre più vicini.
Il resto arriverà, anche se non è facile inculcare una cultura pallavolistica importante nel maschile a Reggio.
Quella con Olbia però potrebbe essere l’ultima gara importante della stagione al Pala Bigi, per questo credo valga proprio la pena di esserci”.