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Capitan Ippolito: “Niente drammi, ora si pensa a Castellana”

By 28 Ottobre 2019 No Comments

Dopo l’incontro di ieri Ortona è uscita vincitrice 3 a 1 dal PalaBigi, mentre Conad non è riuscita a portare a casa la vittoria per la prima partita in casa, la seconda giornata della serie A2 Credem banca. Dopo un inizio brillante, il gioco reggiano ha perso d’incisività e Ortona ha ingranato senza più fermarsi. «Potevamo riuscire meglio nelle azioni lunghe, specialmente nella fase muro-difesa, mentre loro hanno fatto una gran partita sia in attacco che al servizio», ha detto il secondo palleggiatore Catellani, più volte sostituto di Miselli in battuta. «È sempre un orgoglio entrare in campo e do il massimo – ha aggiunto –, anche nei momenti più delicati del match».

«È stata una partita combattuta, al secondo e terzo set un po’ meno – ha commentato alla fine del match il capitano Andrea Ippolito –. Al quarto, che invece ormai sembrava perso, siamo riusciti a recuperarlo con la grinta giusta fino a portalo ai vantaggi».

Una nota personale, e positiva, per Ippolito c’è: ieri sera il capitano ha raggiunto il record dei 200 ace in regular season. «Sono contento, la battuta poi è un fondamentale che mi piace moltissimo – ha commentato –. Forse devo ancora recuperare il ritmo dell’anno scorso, anche perché sono stato fermo per qualche giorno in preparazione e questo ha ritardato un po’ la mia costanza in battuta. Sono sicuro che riuscirò presto a regalare al pubblico del Bigi qualche ace.

Tanto più dopo l’esordio di stagione con la vittoria 3 a 1 a Cantù, la sconfitta brucia e il capitano non lo nasconde. «Però non facciamone assolutamente un dramma: questa è la realtà del campionato – ha continuato lo schiacciatore –. Per altro abbiamo perso contro una grande squadra, quindi complimenti a loro. Non ci è concesso rimanere a piangere su ogni punto negativo, soprattutto non nella A2 si quest’anno. Bisogna lavorare su ciò che non ha funzionato e tenere a mente quali sono i nostri fondamentali di sicurezza. Ora testa su Castellana».