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Ed ora la Conad guarda già al futuro

L’eliminazione dai playoff fa male, sì, per il modo nel quale è maturata, specialmente in una gara-2 tiratissima.
In casa Conad, però, si guarda già con il sorriso al futuro, consapevoli di aver posto le basi, al termine dell’annata del ritorno in A2, per una stagione 2015/16 ad alti livelli.
“Non solo a livello tecnico, discorso che affronteremo a breve, ma anche e soprattutto dal punto di vista del seguito e dell’entusiasmo che abbiamo riportato attorno a questa squadra – sottolinea Azzio Santini, vice presidente e deus ex machina del Volley Tricolore – Ripartiamo infatti dai 1500 che, pur nel giorno di Pasqua, sono venuti a sostenerci in un Pala Bigi splendido per come ha spinto i ragazzi”.
Santini non si nasconde, confermando la volontà espressa in un incontro pubblico, qualche mese fa, con il sindaco di Reggio, Luca Vecchi.
“Superlega non dev’essere una parola proibita, ma un obiettivo nell’arco di un biennio. Abbiamo dimostrato che il progetto Volley Tricolore è vincente, vogliamo consolidarci e ripartire, il prossimo anno, con numeri importanti. Parlando in termini di pubblico, se Modena fa 5-6000 persone noi dobbiamo cercare di arrivare a 2000-2500. La grande incognita è capire se si potrà giocare in questo splendido impianto che rimane il Pala Bigi (ovviamente riferendosi alla possibile ristrutturazione dello storico impianto cittadino, ndr).
A coach Luca Cantagalli non è andato giù il ko in gara-2, ma il tecnico reggiano applaude comunque i suoi.
“Alla vigilia avevo chiesto orgoglio ai ragazzi e l’ho visto, perchè abbiamo davvero perso per pochi dettagli. Il rimpianto, al di là di aver perso di misura entrambe le gare, fattore che ci può stare eccome contro chi ha vinto la regular season, è quello di aver concluso all’ottavo posto e, di conseguenza, incrociato la numero 1”.
Il futuro è già vicino, anche per lo stesso Cantagalli, che ammette…
“So che volete già sapere se rimarrò o meno. E’ chiaro che, dopo tre stagioni di soddisfazioni con questa nuova società la volontà è quella di andare avanti. Ci siederemo attorno ad un tavolo dopo una breve pausa, ma credo molto in questo progetto e sono convinto si possa continuare su questa strada”.
La nuova Conad, in fondo, sta già nascendo.