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Le passioni di Nicola Sesto: tra pallavolo ed enologia

By 30 Settembre 2020 No Comments

Nicola Sesto, Vice capitano della Conad Volley tricolore, squadra che milita nel campionato di Serie A2 maschile Credem Banca, ci parla della sua recente visita preso la cantina del Conad le Vele di Reggio Emilia, nella giornata del 24/09/2020, e della sua grande passione per la viticoltura e l’enologia.
Sesto ha potuto degustare alcuni vini durante la visita accordata fra società e sponsor alla cantina interna al CONAD store le Vele.

 

Da cosa nasce questa passione per il vino e in generale per la viticoltura e l’enologia?

“Questa passione nasce sin da quando ero ragazzino.
Ho vissuto per molto tempo immerso in questa realtà, vendemmiando già dall’età di circa 10 anni e crescendo circondato dal vino e dalle materie prime.
Mio Nonno aveva una vigna e mia zia è enologa e ha una situazione lavorativa a Lamezia Terme.
Era quasi inevitabile che anche io mi  lasciassi infatuassi dell’enogastronomia”.

 

Hai fatto studi in materia o seguito corsi particolari?

“Si, quando mi sono interessato veramente alla materia ho seguito un corso di approccio al vino, dopodiché, a Verona, ho conseguito una certificazione nazionale di degustatore riconosciuta in tutto il mondo.
Il mio ritorno a Reggio e più in generale in Emilia è stato ancora più piacevole in quanto questo territorio è una patria importante dell’enogastronomia nazionale.”

 

Questa tua passione potrebbe diventare un lavoro vero e proprio? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

” Si, posso dire che la mia passione per il vino è diventata una professione già da circa 5 anni.
In questo arco di tempo infatti ho collaborato e collaboro tuttora con ” la Città del vino di Siena”, associazione che organizza un importante concorso internazionale enologico e per la quale ho iniziato 4 anni fa come volontario, fino a ritrovarmi ora come responsabile del progetto”.

 

 Qual’è il tuo vino preferito?

“Non esiste un vino preferito in particolare.
Ricordo con grande piacere un ottimo Ben Ryè donnafugata, un passito davvero squisito.
Inoltre provo un grande amore per molti dei vini della mia terra che penso meriterebbero di essere valorizzati un pò  più di quanto venga fatto”.

 

Vino bianco o vino rosso? E perché?

”Mi piacciono tutti i vini, pertanto trovo sbagliato limitarsi ad un solo tipo.

Le storie che ci sono dietro al vino stesso e alla sua produzione mi affascinano moltissimo e sono da sempre un amante del rosato, vino che non ha una grandissima tradizione in Emilia ma che credo sia tendenzialmente molto sottovalutato come vino”.

 

Hai già programma ulcune visite a cantine sul territorio?

“La società si è messa a disposizione per organizzare le varie visite alle cantine più importanti del territorio.
Sicuramente andrò a visitare personalmente la “Cantina Paltrinieri di Modena”, le Cantine riunite e l’azienda Vinicola “Medici & Ermete”.
Infine vorrei visitare meglio e scoprire il più possibile del territorio limitrofo a Scandiano.
Credo ci siano una storia enogastronomica  e una grande cultura dei Vini in questo territorio e sono convinto ci siano molte altre realtà che meritano visibilità e di essere valorizzate”.