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TANTA DELUSIONE, MA IL DESTINO E’ TUTTO (ANCORA) NELLE NOSTRE MANI

GRANDE RABBIA PER LA SCONFITTA DI IERI A SANTA CROCE E INCREDULITA’ PER L’ATTEGGIAMENTO REMISSIVO MESSO IN CAMPO. MA NULLA E’ COMPROMESSO
IL DS BARBARESCHI: “GRANDE DELUSIONE PER LA PROVA OFFERTA, NON CE LO ASPETTAVAMO. MA I PRIMI SONO I RAGAZZI AD ESSERE DISPIACIUTI. PLAYOFF? ABBIAMO IL DESTINO NELLE NOSTRE MANI, MA SERVRIRA’ UN ALTRO SPIRITO”
CARGIOLI E ROSSATTI: “NON PIANGIAMOCI ADDOSSO, NON C’ERAVAMO PROPRIO. IMPARIAMO LA LEZIONE E ANDIAMO A CONQUISTARCI TUTTO LUNEDI’ SERA DAVANTI AL NOSTRO PUBBLICO. ABBIAMO BISOGNO DEL PALABIGI PIENO” 

Federico Rossatti ha ammesso che la squadra era poco concentrata e non è mai riuscita ad entrare realmente in gara

Poteva essere il passo avanti verso il paradiso, invece potrebbe essere il passo indietro che rischia di far sprofondare la Conad all’inferno. È l’effetto della sconfitta di ieri sera a Santa Croce che crea un effetto domino incredibile per quanto riguarda lo scenario di classifica e costringe ora il Volley Tricolore a dover vincere a tutti i costi, anche al tie-break, lunedì prossimo alle 20,30 al PalaBigi contro Aversa per l’ultima giornata di pool promozione, la 10^ nonché 5^ di ritorno di questa seconda fase di Serie A2 UnipolSai.

La situazione Non basta più un punto. Non ci si può più permettere di perdere al tie-break. Perché in tal caso sarebbe il quoziente set a fare la differenza. Santa Croce è al 9° posto (oggi virtualmente fuori dalla qualificazione) a soli 2 punti dal trio Tuscania-Reggio-Mondovì. In primo luogo, a parità di punteggio, sarebbero le partite vinte a fare la differenza: i viterbesi ne hanno 8 ed è già un grande vantaggio, mentre reggiani e piemontesi una in meno. Domenica Santa Croce è attesa da Civita Castellana (già passata in virtù proprio delle 8 vittorie con 23 punti, dunque irraggiungibile dai toscani anche qualora dovessero perdere 3-0: in questo caso la Kemas l’aggancerebbe a 23 punti, ma avendo due vittorie in meno, non può ormai più superarla). Scontro all’ultimo sangue invece tra Tuscania e Mondovì. Insomma, quattro squadre si giocano gli ultimi tre posti (già qualificate Bcc Castellana Grotte, Spoleto, Siena, Bergamo e Civita Castellana). La Conad dunque non vuole pensare a fare calcoli, vuole solo vincere per fugare ogni dubbio. Ma è proprio pensando alla calcolatrice che cresce il rammarico, perché fino a ieri sera mancava solo un punticino. Reggio si è messa nei guai da sola e la rabbia è tanta…

E il direttore sportivo Giorgio Barbareschi non la nasconde. “Una grossa delusione per noi, per la società, ma anche per gli stessi ragazzi. Non credo che possano essere contenti della prestazione di ieri. Non era quello che ci aspettavamo da questa trasferta, perlomeno non in termini di gioco, di presenza in campo, di atteggiamento. Quest’ultimo proprio l’aspetto che dà più fastidio. Una sconfitta su un campo ostico come quello di Santa Croce ci poteva stare, ma non così. Playoff compromessi? No, perché dipende ancora tutto da noi, Santa Croce invece dipende da altri. Preferisco trovarmi nella situazione di giocarmi il mio destino. Lunedì contro Aversa dobbiamo vincere, ma dobbiamo arrivarci con un altro spirito. Cancelliamo tutto quel che è successo ieri sera. Vogliamo vincere nonostante i risultati di domenica sera nelle altre partite. Spero di avere una reazione di rabbia, di orgoglio da parte dei ragazzi. Questa squadra è tutto l’anno che è altalenante, ma si può notare che nei momenti bassi ha sempre dato risposte alte con prestazioni di livello che speriamo di vedere lunedì sera. Guardiamo avanti, ma senza dimenticarci questa serataccia che ci serva da lezione”.

E del resto gli stessi giocatori sono quasi increduli. Come sottolinea Federico Rossatti: “Siamo stati troppo remissivi, troppo poco lucidi e abbiamo fatto fatica a ingranare. Santa Croce è stata brava, scendere in campo nel loro palazzetto è difficile e loro ci hanno messo ulteriormente in difficoltà col gioco. Anche se noi abbiamo peccato in troppe situazioni, non eravamo concentrati su quel che c’era da fare. C’è tanto rammarico e anche un pizzico di nervosismo per questo risultato, ma non possiamo piangerci addosso. Lunedì sera dovremo fare la partita della vita contro Aversa, davanti ai nostri tifosi. E far vedere che ci meritiamo i playoff e che soprattutto non siamo quelli di oggi”.

Cercare di voltare pagina. È quanto si sono ripetuti immediatamente dopo la partita di ieri sera. Perché quella di lunedì sera contro Aversa è troppo importante per pensare a qualcosa che ormai è andato. Sfumato. E lo sa bene anche Antonio Cargioli: “Bisogna innanzitutto fare i complimenti a Santa Croce, diamo a Cesare quel che è di Cesare. Giocare in un campo così, in mezzo ad un tifo infernale è dura per tutti. Volevano i 3 punti e li hanno ottenuti, con grinta, forza e grande determinazione. L’unico rimorso è che non abbiamo neanche provato a lottare. Ed è un peccato perché potevamo agguantare i playoff con un turno d’anticipo. Non sappiamo darci spiegazioni per questo atteggiamento, forse c’è stata sufficienza. Ci dispiace moltissimo. Dall’altra parte però c’era una squadra all’ultima spiaggia e che ha fatto una grande partita. Quello che possiamo fare ora è pensare solamente ad Aversa. È l’unica cosa da fare. Dobbiamo vincere, senza storie. Sia per evitare calcoli strani sia per il morale. Se non dovessimo vincere e dovessimo qualificarci solo per demeriti altrui, non affronteremmo i playoff al meglio. Dunque dobbiamo vincere a tutti i costi. E qualsiasi persona che potrà venire al PalaBigi lunedì sera, venga assolutamente perché ne abbiamo veramente bisogno. L’uomo in più sugli spalti spesso fa davvero la differenza”.